i resoconti dei nostri viaggi e delle nostre avventure per farvele vivere insieme a noi

giovedì 5 maggio 2022

Una visita a Civita di Bagnoregio, la città che muore

 Lunedì di Pasquetta 2022...

dopo 2 anni di stop obbligato, finalmente riusciamo ad organizzare una "gita fuori porta" e decidiamo di visitare questo borgo incantevole!

Civita è una frazione di 11 abitanti del comune di Bagnoregio, in provincia di Viterbo, nel Lazio, ed è uno  dei borghi più belli d'Italia. E' famosa per essere stata definita "La città che muore"

Certo, visitarla in un giorno di festa  fa passare inosservato il fatto che in questo luogo ci viva davvero così poca gente...

Il ponte che collega Civita a Bagnoregio

Il luogo è quasi magico anche se molto, forse troppo, turistico...a tratti sembra anche un po' finto, ma la sua bellezza fa passare inosservato questo "dettaglio"...

Ci sono tanti punti ristoro che preparano dei panini buonissimi, con formaggi, tartufi, miele di ottima qualità...e anche io che sono vegetariana sono riuscita a "sfamarmi" con gusto!

In coda per ordinare un panino


Il borgo sorge in una valle di calanchi e tutta la zona è caratterizzata da erosione e frane...vi consiglio di visitare a tal proposito il museo Geologico e delle frane che si trova in Piazza San Donato a Civita

Qui di seguito il link che vi indica cosa visitare a Civita: Cosa visitare a Civita di Bagnoregio



Civita domina la valle dei calanchi

Il vecchio ponte

Noi e Civita

Piazza San Donato all'ingresso di Civita


Almeno una volta nella vita bisognerebbe visitare questo luogo...almeno una volta nella vita bisognerebbe visitare ogni luogo del pianeta...


Buon viaggio 😉



mercoledì 4 febbraio 2015

Una grotta in Appennino

25 gennaio 2015
Luogo: una grotta in Appennino
Attività: speleologia

Se la grotta non è stretta, allora non ci attira!


Insomma, veniamo invitati da alcuni amici di Roma, che poi dovevano essere 3 ma alla fine erano 13, all'esplorazione del fondo di una grotta che, se tutto va bene, si dovrebbe collegare ad un complesso molto importante della zona. Attenzione però che per chi ci ha invitato, la parola esplorazione coincide perfettamente con le parole "scavo", "fango" e "stretto". Voci di corridoio dicono che sia anche una grotta molto bella e concrezionata, quindi decidiamo nell'eventualità di fare la squadra foto. Partiamo sotto la pioggia abruzzese Paolo, Serena, e naturalmente noi (Marco e Ale) e ci congiungiamo con i romani davanti al terzo caffè della mattina sotto ad un pallido sole. Fa un freddo cane, e dal parcheggio alla grotta l'avvicinamento è reso complicato dal fango che inizia ad essere abbondante già dal sentiero...


Indossati tuta e casco entriamo naturalmente in coda al gruppo con la scusa delle foto! La grotta si presenta da subito molto bella: una galleria freatica riccamente concrezionata divenuta la tana di un istrice ci conduce carponi ad ambienti più grandi e anch'essi finemente concrezionati. Colonne, eccentriche, ciuffi di aragonite, capelli d'angelo... Sembra un manuale di speleogenesi in 3D! Dal punto dove finalmente riusciamo a stare in piedi e goderci lo spettacolo, dopo foto e filmati promozionali (non posso svelare altro), la grotta si divide in due livelli sovrapposti e inizia ad essere più selettiva. La parte superiore è ampia e finisce sul fondo di una galleria chiusa da un laghetto in formato micro dove Paolo ha avuto uno slancio di affetto nei miei confronti per cui è meglio non entrare nei particolari, la parte inferiore, invece, è un cunicolo stretto e lungo (niente a che vedere con la risorgenza di Roccamorice dove se ce ne sarà l'occasione faremo una relazione dettagliata della progressione, imprecazioni comprese) che porta ad ambienti incantevoli.


Una sala percorsa interamente sul pavimento da un vero e proprio fiume di calcite bianca, la sala successiva con la volta "invasa" da vele di concrezione e in basso un lago prosciugato bianco di concrezioni. E tutto intorno altre meraviglie sospese o che si congiungono con le stalagmiti per formare colonne di tutte le forme. Si è fatto tardi e l'unico apporto all'esplorazione è stato quello di portare una pala per scavare nel fango che troviamo dopo queste sale, dall'ingresso fino a qui... Poco male, ci torneremo più motivati! Per oggi abbiamo fotografato e ci siamo rifatti gli occhi!

 

Usciamo in fretta e il ritorno sul sentiero reso ancora più fangoso dalla giornata umida e piovosa è molto più faticoso della grotta.
Non ci resta che cambiarci a 1° e tentare di scaldarci con il riscaldamento di Pegghi (la Megane di Ale) che fortunatamente dopo pochi minuti è "giaccalda"!!
Salutiamo gli amici romani e ci diamo appuntamento a breve per l'esplorazione!

Marco

Ricordando l' Africa

E' Passato quasi un anno dalla nostra fantastica avventura in Africa tra il selvaggio Botswana, i mille colori della Namibia e i diamanti del Sudafrica...ma il nostro pensiero è sempre lì...esiste davvero il "mal d'Africa"!

Vi regaliamo una sequenza di foto che noi adoriamo e che hanno dato inizio al nostro viaggio (la abbiamo scattate nel nostro primo giorno di avventura in quelle meravigliose terre)





Botswana - Moremi Game Reserve - Aprile 2014

mercoledì 21 gennaio 2015

Presentazione

Diceva un grande cantautore mio conterraneo a proposito di tribù e popolazioni tutt'oggi nomadi:
"per la stessa ragione del viaggio viaggiare".
Questa è in sintesi la nostra filosofia.
Il viaggio non racchiude in sé la ricerca di qualcosa in particolare, è solo il desiderio di "andare un po' più in là per vedere cosa c'è". E' esplorazione, curiosità e condivisione.
Credo che la speleologia ci abbia fatto da scuola nella curiosità di scoprire luoghi sconosciuti o inesplorati. Il fascino sottile di scoprire cose anche già scoperte ma di fatto vergini nella nostra mente ci spinge a cercarne sempre di nuove.
La nostra avventura più bella dobbiamo sempre ancora viverla. Da oggi condivideremo qui su questo spazio le nostre esperienze, speriamo di non annoiare nessuno e soprattutto di essere utili a chi vuole andare a vedere con i suoi occhi quello che relazioneremo di volta in volta.
Ciao a tutti!
Marco e Ale